Biotina: cos’è e quali sono i benefici

La biotina, nota anche come vitamina B8 o vitamina I, è una vitamina idrosolubile del complesso B che svolge un ruolo importante nel metabolismo degli zuccheri, dei grassi e delle proteine.

Cos’è la biotina

La Biotina – dal greco antico “biotos“, che significa “vita” o “sostentamento” – anche denominata Vitamina B8, è una vitamina del gruppo B che l’organismo usa allo scopo di convertire il cibo in energia. Come tutte le vitamine idrosolubili non si accumula nei tessuti; pertanto, va introdotta costantemente con l’alimentazione; tuttavia, è prodotta in grandi quantità anche dalla flora batterica intestinale.

La biotina è un cofattore essenziale per diversi enzimi coinvolti in importanti processi del metabolismo del corpo umano. Questi processi includono:

  • catabolismo degli aminoacidi ramificati.
  • gluconeogenesi, ovvero il processo attraverso il quale l’organismo produce glucosio da fonti alternative al glucosio stesso, come aminoacidi e grassi.
  • Sintesi proteica.
  • Sintesi degli acidi grassi.

La biotina è importante per la salute di capelli, unghie e pelle perché contribuisce alla produzione di cheratina, una proteina che costituisce queste strutture.

Infine, la biotina è un nutriente fondamentale durante la gravidanza, in quanto una sua carenza potrebbe essere connessa al parto prematuro ed alla limitazione della crescita fetale.

VNR giornaliero di biotina raccomandato secondo il Regolamento CE 1169-2011

Il regolamento CE 1169-2011 definisce il Valore Nutritivo di Riferimento (VNR), ovvero la quantità giornaliera raccomandata per uno specifico nutriente. 

Negli adulti il VNR è di 50 mcg (microgrammi) al giorno, sia per gli uomini che per le donne.

In soggetti non adulti, l’EFSA raccomanda le seguenti quantità di biotina: negli adolescenti, è di 35 mcg al giorno, mentre per i bambini (1-3 anni) è tra i 6 e i 12 mcg al giorno; per neonati e bambini fino a un anno di età, il dosaggio consigliato è tra i 5 e i 6 mcg. 

Conseguenze della carenza di biotina

La biotina è presente in un gran numero di alimenti (vedi sezione: “Fonti alimentari”), pertanto condizioni associate alla sua carenza sono piuttosto rare, anche in ragione del fatto che viene prodotta anche dalla flora batterica intestinale. 

Alcuni soggetti, però, sono più facilmente a rischio di carenza di vitamina B8:

  • consumatori cronici di alcool;
  • soggetti affetti da deficit di biotinidasi;
  • donne incinte e durante il periodo dell’allattamento;
  • fumatori.

I disturbi associati alla carenza di vitamina B8 possono includere:

  • nausea;
  • affaticamento generale;
  • letargia;
  • depressione;
  • assottigliamento e perdita dei capelli;
  • fragilità delle unghie;
  • problemi cardiaci;
  • eruzioni cutanee;
  • colesterolo alto.

La carenza di biotina può anche essere provocata dal consumo eccessivo di una proteina, l’avidina (contenuta nell’albume crudo).

Essendo la biotina una vitamina idrosolubile – eventuali eccessi vengono eliminati attraverso le urine – non sono note condizioni o disturbi associati ad una sua eccessiva assunzione.

Fonti alimentari

Carenze nutrizionali di biotina sono rare in quanto essa è presente naturalmente in numerose fonti alimentari animali e vegetali. 

Tra gli alimenti di origine animale più ricchi di vitamina B8:

  • fegato;
  • tuorlo d’uovo.

Per quanto riguarda gli alimenti di origine vegetale con maggiore contenuto di biotina:

  • avocado;
  • legumi (es: piselli e lenticchie);
  • banana;
  • lievito di birra;
  • broccoli;
  • funghi;
  • noci e semi;
  • patate dolci.

Integrazione di biotina

Un aumentato fabbisogno o un insufficiente apporto con la dieta possono rendere utile l’assunzione di integratori alimentari di biotina 

Essendo la biotina idrosolubile, la sua assunzione mediante integratori è generalmente considerata sicura. Tuttavia, alti dosaggi potrebbero produrre falsi positivi o falsi negativi in caso ci si sottoponga ad esami del sangue. Risultati incorretti possono portare ad una gestione inappropriata del paziente o ad un’errata diagnosi di una condizione medica. Pertanto, è sempre opportuno informare il medico curante che si stanno assumendo integratori di biotina.

L’integrazione di biotina è generalmente volta a:

  • migliorare crescita e robustezza delle unghie;
  • migliorare brillantezza, volume e salute dei capelli;
  • aumentare l’idratazione e l’aspetto della pelle;
  • sopperire a carenze, soprattutto nelle donne in gravidanza;
  • regolare il metabolismo degli zuccheri.

In sintesi

La biotina è una vitamina idrosolubile del gruppo B che presiede il metabolismo (conversione del cibo in energia), nonché la produzione di cheratina, componente essenziale di annessi cutanei quali unghie e capelli

Presente in numerosi fonti alimentari animali e vegetali, la sua carenza è rara. Tuttavia, sussistono circostanze in cui – per condizioni particolari o abitudini alimentari errate – possa essere utile ricorrere a integratori specifici. Disturbi tipicamente associati a deficit di biotina sono un peggioramento dell’aspetto di pelle, unghie e capelli nonché stati depressivi e affaticamento generale.